SIAMO NATI!
Ragazzi, ci siamo. Che brivido.
Prendiamola un po’ alla larga, e abbandoniamoci per un minuto alla fantasia: immaginate tutti gli asini che vivono con noi, quelli mandati sui nostri cammini a rinnovare il pensiero, a farci crescere più consapevoli da lì in poi. Immaginiamoli unirsi in un unico branco e spingerci delicatamente col muso fino a radunarci tutti insieme in un solo luogo, e dirci ok, adesso avrete qualcosa da dire, ditelo.
Ecco, è con questa immagine surreale e simbolica che mi piace salutarvi all’inizio di questa avventura: un webmagazine, una rivista online tutta per loro, e per noi che con loro stiamo. La rivista degli Asini.
Certo che lo sapete, sono loro che ci hanno portati qui, e ora ci guardano. Noi tutti lo conosciamo bene, quello sguardo. E’ lo stesso del poeta testimone per noi, con parole nuove, di quel tratto d’anima e di uno spazio di vita che conosciamo ma da soli non sappiamo vedere, e che lui porta alla coscienza.
Perché l’Asino è già dentro il nostro spirito, da sempre, è la nostra antichità, il nostro passato, la nostra essenza, e conserva nell’espressione traccia del cammino comune su questa terra, fatto, per tutti, a tratti di sofferenza e a tratti di felicità. Così è il suo raglio, insieme saluto e canto inquieto al vento, in un mistero che del tutto non ci è concesso svelare, riservato agli Animali altri da noi.
Questi pensieri mi accompagnano da quando l’Asino è entrato nella mia esistenza, e sono anche frutto delle riflessioni emerse dal confronto con chi ha avuto, in molti casi prima di me, la fortuna di incontrare quelle lunghe orecchie sulla sua strada. Confronto con voi che ora state leggendo queste righe, dando fiducia che speriamo giunga meritata, e che sin dall’annuncio della sua nascita avete sostenuto con parole di affetto e ottimismo questo progetto. A voi grazie. E un grazie speciale a Lorena Lelli della Città degli Asini, che ha accolto la mia proposta con entusiasmo quasi senza farmi finire la frase e che da oggi 18 febbraio 2015 fino a settembre ha ricoperto il ruolo di “editore” di Asiniùs. Io sono orgogliosa di firmarne la direzione e il coordinamento editoriale, potendo unire oggi, nella mia biografia, le competenze giornalistiche e quanto mi viene dall’esperienza con Pablo, il mio giovane Asino già gigante. Prima di lui, Asini di altre terre mi hanno fatto voltare incuriosita, poi il grande Titano un giorno, alla Città degli Asini, è arrivato con il suo muso a rispondere alle mie paure, si è appoggiato al mio petto ed è restato finché ne ho avuto bisogno.
Asiniùs vuole dunque essere innanzitutto un tributo al valore dell’Asino, una voce di gratitudine mai sufficiente a pareggiare i conti con quanto questo animale ha dato all’uomo e quanto ahimè ha dovuto – e in certi contesti ancora deve – sopportare.
Benvenuti dunque cari lettori, l’emozione è grande nel provare un senso di comune appartenenza al mondo dell’Asino.
Dedicheremo tutti gli articoli di questo webmagazine esclusivamente al nostro amico dalle orecchie sempre tese all’ascolto, occupandoci della sua cura, degli interventi assistiti, della relazione con l’uomo, dei tratti del suo carattere, dell’esperienza di trekking, del suo rapporto con le arti, la musica, la letteratura, la filosofia e la cultura in genere.
Oltre agli articoli scritti di nostro pugno ospiteremo interventi di accreditati esperti e professionisti del settore, e testimonianze di chi ha scelto di vivere vicino all’Asino o ha la sensibilità per guardarlo con l’amore – e lo stupore – dovuti.
Vi invitiamo a utilizzare gli indirizzi della sezione “Contatti” per mandarci le vostre idee, opinioni, proposte, notizie. Per stare con noi, insomma. E se inserite nel campo predisposto il vostro indirizzo mail una volta al mese vi arriverà un pdf stampabile con tutti gli ultimi articoli pubblicati.
Brindiamo allora a questo nuovo passo di conoscenza e amicizia! A noi che ci piace, chiamarci Asini.
Dunque, partiamo. Buen camino.