NASCERE SOTTO UNA BUONA STELLA
Oggi iniziamo un percorso lo stesso giorno che nasce un grande poeta contemporaneo marinaio di foreste e di sogni fragili: Fabrizio De Andrè.
Intellettuale e uomo di grande sentimento che dalla Genova di gatti e di gente ai margini inizia a camminare intorno al porto di Boccadasse tra wiskerie di pirati moderni e quell’umana delicata massa di erranti in cerca di un dolore più leggero.
Nella vita di Fabrizio ci sono stati asini incantati, asini riletti in chiave umana dove l’animale ha suscitato nel cantautore una comprensibile umanità profonda come sempre sono stati i suoi personaggi cantati.
Monti di Mola cantata in sardo è de sempre una delle odi all’asino più melodicamente riuscite (dall’album “Le Nuvole”)
Come non citare il famoso passaggio in “La Buona Novella”
Un asino dai passi uguali
compagno del tuo ritorno
scandisce la distanza
lungo il morire del giorno.
Ha Ragione “Faber”, un asino ha proprio i passi uguali e in quel modo di camminare c’è tutta un’essenza dell’essere saggiamente dalla parte giusta di un mondo che ha bisogno di essere compreso. Un asino bisogna capirlo, mai giudicarlo!
Ciao Fabrizio, che il cammino nei verdi pascoli alla ricerca di anime salve sia ancora un viaggio non al denaro non all’amore ne al cielo